Com'era verde quella valle

Copertina libro Muraro

Abstract

In questo accurato racconto autobiografico l’autore non esita a sfidare la propria capacità mnemonica. L’acribia con la quale lo stile, le abitudini e gli strumenti del vivere affiorano in dissolvenza, riporta il lettore ai difficili anni ’50, quelli della ricostruzione postbellica. Marzio vive in un luogo bellissimo e vi coglie ben presto le diversità culturali. In esse si annidano contrasti e intese e si alternano discordie e armonie. L’isolamento provato all’asilo di Sarentino è avvertito come il segno del contrappasso, una sorta di nemesi storica. Crescendo, comprende le fatiche e i timori della rivendicazione etnica. Lo colpisce l’aforisma del commediografo Kraus: “Chi considera farabutto il patriota della patria altrui, dev’essere un imbecille della propria”. Distinguendo il sentimento nazionale dalla sopraffazione nazionalistica, scopre la figura di Battisti, preferito a De Gasperi. Apprezza i protagonisti della vicenda sudtirolese: l’utopia di Langer, il pragmatismo di Magnago, le illuminanti aperture del questore Mazzoni, la finezza di Moro. Sarà la buona politica, quella weberiana (Politik als Beruf) intesa anche come vocazione e passione, a sciogliere il contenzioso identitario. I riti e il folclore del chiuso mondo valligiano hanno il fascino antico del mito e l’autore si lascia contaminare, interiorizzandoli. Creano appartenenza, anch’essi costituiscono l’es-senza del “mio paese”. Il distacco da Sarentino avrà un seguito di vita altoatesina in Pusteria e i tempi sono maturi per una forte modernizzazione.
È il cosiddetto miracolo economico italiano, con l’esplosione dei consumi e una società, come scrive Fromm, basata sempre più sull’avere e non sull’essere.  Dopo il successo, alcuni settori trainanti dell’economia andranno incontro ad un inesorabile declino e l’autore rifletterà anche sulle proprie scelte professionali. Ci sarà infine una rimpatriata. Agli inizi del nuovo secolo, i bambini di lingua italiana che giocavano insieme a Sarentino si ritroveranno adulti a Valdurna. La questione sudtirolese è ormai risolta e quella del Sudtirolo/Alto Adige resta una storia mirabile. Una grande storia. Ricordando l’Agamennone di Eschilo, i vincitori non si sono fatti ricacciare, hanno rispettato i templi e gli Dei dei vinti.

Informazioni

  • Stampato nell'ottobre 2022
  • ISBN: 9788831484718
  • Pagine: 290
  • Prezzo: €. 15,00
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